CHE FINE HA FATTO IL " PIANO DEMANIALE MARITTIMO ? " UN APPELLO PER IL FUTURODEGLI STABILIMENTI BALNEARI AD ORTONA

Che fine ha fatto il “Piano Demaniale Marittimo”? Un Appello per il Futuro degli Stabilimenti Balneari a Ortona


Siamo ormai alle porte di una scadenza cruciale per il settore balneare, quella che impone il rispetto della direttiva Bolkestein, ma a Ortona, come in molte altre località italiane, il settore sembra essere stato abbandonato a se stesso. I circa 15 stabilimenti balneari ed un trabocco (con altri tre che potrebbero essere realizzati)  nella città sono gestiti da famiglie locali, ma da ormai sette anni non hanno ricevuto alcuna indicazione chiara né un percorso definito per affrontare le future sfide legate alla scadenza della normativa europea.


Francesco Gatto, esponente della lista Ortona al Centro-IV, solleva una questione cruciale: "Che fine ha fatto il Piano Demaniale Marittimo?". Secondo Gatto, non è più possibile ignorare l’urgenza di avviare un confronto serio con la Regione Abruzzo, per capire quali linee guida la Regione intende seguire per organizzare la gestione delle concessioni balneari a Ortona, un Comune competente sui bandi nel proprio territorio. "Siamo a pochi passi dalla scadenza dei bandi, e se non si fa nulla rischiamo che le imprese locali vengano messe da parte in favore di attori esterni, privando Ortona della sua economia turistica locale," ha affermato.


L'appello di Gatto si concentra sull'importanza di una strategia che permetta non solo di proteggere gli stabilimenti balneari esistenti ma anche di favorire l'ingresso di nuove imprese locali nel settore. "Sarebbe importante anche promuovere un premio per le imprese al femminile," aggiunge Donatella Tucci, anch'essa parte della lista Ortona al Centro-IV. "Questo non solo favorirebbe l’inclusione e il rispetto della parità di genere, ma potrebbero anche scattare incentivi economici previsti dal legislatore, portando un ulteriore beneficio alla società."


Un settore strategico, quello balneare, che potrebbe contribuire in modo sostanziale all’economia locale di Ortona, una città che vanta ben 18 chilometri di costa. Ma nonostante il potenziale, la situazione è stagnante. Fino a oggi, infatti, sono stati lasciati irrisolti numerosi problemi, come quello riguardante l’area parcheggio dei Saraceni, per la quale servirà un investimento di circa un milione di euro per la messa a norma. Eppure, il Piano Demaniale Marittimo (PDM), che dovrebbe fornire le linee guida per la gestione e la regolamentazione del demanio marittimo, è rimasto fermo.


 Sotto la giunta dell'ex sindaco D’Ottavio, era stato avviato un lavoro di messa a punto del PDM, con un piano che aveva incluso la risoluzione di alcune problematiche tecniche e che era stato già inviato al Genio Civile. Tuttavia, da allora, nulla si è più mosso. "Siamo davanti a sette anni di silenzio e inazione," commentano Gatto e Tucci, che continuano a denunciare l'inconcludenza delle amministrazioni precedenti. Non solo l’iter burocratico per l’approvazione del piano non è mai stato portato a termine, ma la situazione sembra essere ulteriormente rallentata da un'interruzione nell'elaborazione delle modifiche necessarie.


La questione si complica ulteriormente, poiché sembra che il PDM elaborato dai tecnici incaricati dall'ex sindaco D’Ottavio abbia subito delle modifiche, al punto che l’attuale Commissario Straordinario ha dovuto sospendere l’intenzione di adottarlo. "Questo potrebbe comportare un ulteriore blocco dell’intero processo, portando con sé ritardi aggiuntivi," avvertono Gatto e Tucci.


La mancanza di visione sul futuro del turismo balneare a Ortona è un altro punto critico. "Oggi non c'è un piano chiaro su quale tipo di turismo vogliamo sviluppare a Ortona," sottolineano i due esponenti di Ortona al Centro-IV. "Si potrebbe pensare a un turismo di qualità, non di massa, che rispetti il nostro territorio e valorizzi le nostre…

firmato : Francesco Gatto - Donatella Tucci

 

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