l'Assessore Italia Cocco risponde piccata ad alcune affermazioni


 "Sfruttare la memoria di una personalità come Marco Pannella per modeste operazioni di banale contrapposizione politica è un'offesa a chi molto ha dato per la crescita civile e sociale del nostro Paese ed è irrispettoso nei confronti di chi ha partecipato ad un evento che avrebbe dovuto essere di alto profilo culturale":
 è quanto afferma l'assessore alla cultura del Comune di Ortona, Italia Cocco, in riferimento al siparietto messo in scena dall’ex assessore della giunta di centro-sinistra Valentino Di Carlo durante la presentazione del libro Una libertà felice. La mia vita di Marco Pannella presso la libreria Mondadori. 

"Confrontare questa proposta con la candidatura di Ortona ad 'Arrostiland', come ha fatto Valentino Di Carlo, che di quell'incontro era moderatore, è non solo banale, ma anche inutile, una forma di benaltrismo che lascia il tempo che trova.
 Personalmente sono stata invitata dagli organizzatori come Assessore alla Cultura; considerando la carica istituzionale che ricopro, ho partecipato volentieri  con l’atteggiamento super partes che dovrebbe contraddistinguere chi governa una comunità variegata e giustamente composta da individui che hanno idee e opinioni differenti. Avevo semplicemente chiesto di poter salutare prima andare via per altro impegno istituzionale.
 La reazione è stata impropria e inaccettabile, perché di mero attacco personale. Non contento, in mia assenza, il “moderatore” ha rimarcato la dose, sostenendo che, durante il suo passato operato, tanto è stato fatto lasciando un segno indelebile, mentre l’attuale amministrazione deve ancora dimostrare di cosa sarà capace. Ha ragione, e vorremmo averne il tempo. Valentino Di Carlo sa perfettamente che è impossibile valutare una giunta sulla base di soli 45 giorni di governo, per di più dopo un lungo commissariamento.
Ha dimenticato però di chiarire se il “segno” lasciato durante l’amministrazione D’Ottavio sia positivo o negativo". 

"Per quanto riguarda la risposta violenta e inadeguata che ho ricevuto poco importa - conclude Italia Cocco penso semplicemente che l’ex assessore sia talmente non abituato al pubblico dibattito da sopraffare i suoi interlocutori anche quando dibattito non ce n’è".

ITALIA COCCO assessore comunale alla Cultura

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